
I documenti che riportiamo raccontano senza nulla nascondere la nostra messa al bando del carcere che ci aveva visti protagonisti volontari per tanti anni. Raccontano di come un direttore che non sopporta critiche e che ambisce solamente ad apparire possa cancellare anni di sforzi e di coinvolgimento della cittadinanza sulle problematiche del carcere.
Ma quel che è peggio come possa permettersi di negare ai reclusi che lo Stato gli affida e che sono quelli che, in estrema sintesi ci rimettono, una serie di attività che ancora non trovano uguali nell’intero panorama nazionale (pensiamo solo al centinaio l’anno solo con gli studenti) che andavano da incontri solamente sportivi a manifestazioni e tornei interni, da incontri culturali a concerti di musica classica e leggera senza dover dare (e senza che nessuno nemmeno si sogni di chiedere conto) alcuna spiegazione dando l’impressione che tutto sia stato ordito solamente per antipatia nei nostri riguardi.
Il lettore, colui che avrà la pazienza di leggere ordinatamente la documentazione che alleghiamo, non farà fatica a rendersene conto di persona.
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Modificato al: 22 12 2021